domingo, 8 de junio de 2014

VIAJAR A NIZZA A RECOGER LA VARITA MÁGICA



Un viaggio a Nizza nella fabbrica delle bacchette magiche

Un viaggio a Nizza nella fabbrica delle bacchette magiche

Andando alla ricerca di novità per le strade di Nizza ci siamo imbattuti in una fabbrica di bacchette magiche. E sì che tutti i nostri sensi erano rivolti al Carnevale, che impazzava nelle strade, ma quando abbiamo scoperto questa particolare bottega siamo di colpo ritornati bambini nostalgici, mancati apprendisti di questa arte magica che travalica i secoli e che ci rende tutti più fiduciosi verso un domani che, magari, con questo particolare bastoncino si può anche cambiare.  Harry Potter insegna…
 Nei libri di Joanne Katleen Rowling la bacchetta magica è uno strumento fondamentale per un mago e soltanto grazie ad essa si possono eseguire i vari tipi di incantesimi.
E qui a Nizza le bacchette si fabbricano davvero. Esse possono essere realizzate con vari tipi di legno, acquistando il potere magico in seguito all’inserimento al loro interno di una parte di una creatura già di per sé magica, che può essere la piuma di una fenice, un pelo di un unicorno, una parte del cuore di un drago… E’ da tener presente che non è il mago a scegliere la bacchetta, ma l’esatto contrario.
Per il nizzardo David Mournard è una missione strana la sua che da esperto ebanista produce bacchette piccole e grandi per dare vita alla sua fabbrica dei sogni.  Nel suo negozio fa bella mostra di sé la scritta sulla porta “restauratore”, ma a guardare meglio un’altra targa indica “fabbrica di bacchette magiche”. Dunque il viaggio nel tempo è appena iniziato con David che ci parla di questa sua passione che gli ha fatto aprire dieci anni fa il suo atelier a Nizza in rue Bonaparte. Il gusto del lavorare il legno glielo ha tramandato suo padre da vero esperto ebanista, che lo ha introdotto nell’arte del restauro di mobili. David ha poi intrapreso questa nuova strana avventura che lo ha portato ad intagliare il legno rendendo il ramo non più un ramo. <<Ed ecco che ho cominciato – ha detto David – a raccogliere arbusti di ginepro, olivo,  molto densi risalenti a secoli fa. E ' certamente molto più divertente rispetto al restauro di mobili. Io creo, invento, procurando piacere sia a me stesso che agli altri>>.
Quello che è certo è che la bacchetta non lascia indifferente nessuno. Dalle sapienti mani dell’ebanista escono vere opere d’arte, che possono trasformarsi in un gadget ma anche si possono usare per attirare la buona sorte, perché da buoni napoletani noi diciamo “non è vero ma ci credo!”
David è anche prodigo di consigli: <<Procuratevi un bastoncino di legno, un ramo è l'ideale, non vanno bene legni da falegnameria o da negozio di bricolage, scegliete un rametto dritto e flessibile da un albero nobile (quercia, rovere, ulivo, cedro), di 40 centimetri di lunghezza. Togliete la corteccia con carta vetrata, ma senza alterare la forma originaria del ramo. Sull'estremità più sottile fisserete una punta di pietra o di metallo. La cosa migliore sarà utilizzare una pietra preziosa o un pezzo di metallo con un lato affilato, spingerla nel legno  e fermarla avvolgendovi attorno magari  un filo di rame. L'estremità più grande diventerà l'impugnatura, cosa che otterrete avvolgendola in una sriscia di pelle o di tela, che fisserete con un collante. Potrete adornare la bacchetta con scritte, nastri colorati, ciondoli, piume e cosi via.
Conservate la bacchetta magica in un astuccio o una scatola ben chiusa, perché l'umidità o altri fattori esterni possono deteriorare il legno…>> E il gioco è fatto.

Siamo a Nizza nel cuore di una regione dalla bellezza fuori dal tempo e magica essa stessa, che ci parla di mare e montagna e di tanto altro ancora.  Bisognerà, come recita la brochure dell’Ente del Turismo e dei Congressi di Nizza, solo avere il tempo di scoprirla e di gustare tutte le esperienze che offre. Quali che siano i vostri umori, le vostre voglie e le vostre aspettative, Nizza saprà certamente conquistarvi.
Come un pittore si potranno fissare in una tavolozza virtuale i colori più intensi del blu del cielo e del mare, il verde degli alberi dei giardini, le tonalità ocra delle facciate, dei trompe d'œil e degli affreschi. Si passa dai colori della natura a quelli che si potranno trovare in giro, sia che ci si recherà presso il mercato dei fiori, della frutta e della verdura ma anche al mercato del pesce... La città vecchia, con le sue tipiche viuzze e le sue «piazzette», riserverà sempre delle sorprese.
Sapori, originalità, autenticità, arte di vivere questo garantisce Nizza e molto altro ancora e soprattutto ad un passo dall’Italia. In ogni tempo gli artisti sono rimasti affascinati e seguendo le orme dei grandi maestri si potrà andare alla scoperta dei paesaggi che li hanno conquistati. A Nizza, l'arte è anche sulla strada: la città è diventata un vero e proprio museo di arte contemporanea a cielo aperto e approfittando del vostro soggiorno si potranno visitare i tanti musei e le gallerie con le loro prestigiose collezioni da Matisse a Chagall, alla celebre Scuola di Nizza. Seguendo i passi dei grandi artisti si scopriranno gli scenari naturali dal fascino intatto in cui questi pittori di fama posarono i loro cavalletti: Nizza, Cagnes-sur-Mer, Vence, Mentone... A Nizza dunque non è possibile annoiarsi.
Le attività proposte dall’Ente per lo Sviluppo del Turismo Francese - Atout France Italie (www.rendezvousenfrance.com) sono molteplici, sia che si scelga di venire in estate che d'inverno, <<qualche cosa da fare - ci dice Barbara Lovato, responsabile dell’Ufficio Stampa e P.R. dell’Ente - si  trova sempre. In città, sarà bellissimo muoversi a piedi, in bicicletta (vélo bleu) o sui roller, e si potrà fare jogging di prima mattina sulla Promenade des Anglais>>. La città saprà offrire questo e molto altro ancora. Basterà partire alla scoperta del centro storico, la «Vieux Nice», e dei suoi atelier di profumeria, oppure immergersi nella storia di Nizza e del suo castello e visitare la cripta archeologica del centro storico una vera chicca di duemila metri quadrati, scoperta da poco sotto Piazza Garibaldi, grazie ai lavori per la realizzazione della linea uno del tramway. Sono ben conservate le fortificazioni  risalenti al XVI secolo, quando la città era dominata dai conti di Provenza e l’apertura al pubblico ha consentito ai cittadini  nizzardi ed ai turisti di poter finalmente visitare un bene archeologico preservatosi intatto nel tempo.



Depuis quelques années, le Père Noël sous-traite ! Alors que ses lutins s'affairent en Laponie, il a confié au niçois David Mournard une drôle de mission. Depuis sa fabrique à rêves, l'ébéniste confectionne des baguettes magiques pour petits et grands.




L’appellation « restaurateur » est inscrite sur la porte de sa boutique. Mais ce n'est qu'une couverture ! Si l'on force un peu le regard, une plaquette indique « Fabrique de baguettes magiques ». Attirée par d'étranges vitrines, je pousse la porte. Une clochette tinte. Mes narines sont rapidement agressées. J'éternue. De la poussière s'envole au passage. D'étonnantes odeurs flottent dans l'air. Des émanations de colle forte me replongent dans mon enfance, en plein cours d'arts plastiques. Une autre prend le dessus. Ce doit être de la cire, comme celle que mon grand père utilisait pour ses chaussures. La pièce est sombre. Quelques baguettes sont disposées, ça et là. Au moment où ma main s'approche de l'objet, je sursaute. « Bonjour, puis-je vous aider ? » lance un trentenaire à la barbe touffue. J'ai l'impression de sortir d'un rêve. Mais le voyage est loin d'être fini. David Mournard a ouvert son atelier BONAPARTE au 6 de la rue Bonaparte, à Nice, il y a dix ans. Véritable enfant de la balle, c'est son père, ébéniste, qui lui a donné le goût du bois. « A la base je fais principalement de la restauration de meubles et un peu de fabrication » explique-t-il. Mais il y a huit ans, à la sortie du premier opus d'Harry potter, David s'est lancé dans une drôle d'aventure. « L'idée de départ n'est pas très romantique ! » confie-t-il. « Ma fille était émerveillée devant le vendeur de baguettes du film. Quand j'ai vu ses petits yeux briller, j'ai voulu faire durer la magie. »

« Je crée, j'invente, c'est un régal »

Après quelques minutes, David m'invite à le suivre pour découvrir l'échoppe. Son atelier est la copie conforme de celle du Père Noël ! En tout cas, dans mon esprit. Il me propose de visiter, fouiller, toucher, pendant qu'il reprend son travail. « Je sculpte le bois, le met en valeur. Ce n'est pas une simple branche ! » détaille David en riant. Buis, bois de violette, genévriers, oliviers... L'ébéniste n'utilise que des bois très denses, provenant d'arbustes vieux de plusieurs siècles. Ma peau s'érafle au contact d'une branche. Il s'agit d'une future baguette magique. Assis sur un petit tabouret, David sculpte un rondin tel un enfant creusant dans la terre. « C'est beaucoup plus ludique que la restauration de meuble. Je crée, j'invente, c'est un régal » raconte David. Et d'ailleurs, il coupe lui-même son buis à Sauze, dans les Hautes-Alpes pour faire perdurer la légende. « Elle existe depuis l'Antiquité par voie manuscrite. Dans l’Odyssée d'Homère, Circé avait déjà une baguette ! On croyait en de multiples dieux mais aussi à la magie » souligne l'ébéniste. Mais celle-ci a un prix. Il faut compter entre 70 et 3 500 euros pour s'improviser enchanteur. Véritable objet d'art pour certains, gadget pour d'autres, la baguette ne laisse pas indifférent. « Croire en une baguette magique c'est croire en la matière, en sa propre chance, en la nature... C'est déjà pas mal non ? »

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